martedì 26 agosto 2008

Test d'ingresso per infermieri e tecnici



Ultime ore per accedere ai bandi per i posti nei corsi di laurea triennali delle 22 professioni sanitarie (infermieri, tecnici sanitari e della riabilitazione) per il prossimo anno accademico. Che aumentano sempre: 26.474 nel 2008-2009, il 4,1% in più rispetto al 2007-2008. Gli ultimi bandi per la richiesta di ammissione all'esame scadono infatti in alcune Università i primi giorni di settembre. Le prove poi sono fissate per tutti il 9 settembre (fanno eccezione le tre Università non statali: Milano S. Raffaele l'8 settembre, Roma Cattolica e Roma Campus biomedico il 10 settembre) e le previsioni di adesione, secondo la Conferenza dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, potrebbero sfiorare quota centomila: nel 2007-2008 erano quasi 90mila, con una media di 3,4 domande per un posto, sempre in aumento negli ultimi anni. Un boom di richieste motivato soprattutto dal fatto che il tempo medio per trovare un posto di lavoro non supera i sei mesi.
Gli esami per l'accesso alle lauree specialistiche in queste professioni, invece, per cui la laurea triennale è propedeutica, sono fissati per tutti al 28 ottobre. Per questi corsi i posti sono circa 2mila (erano 1.800 lo scorso anno), con un aumento di oltre l'11 per cento.
Le professioni più richieste sono fisioterapista e logopedista, rispettivamente a 12 e 9 domande per un posto nel 2007-2008. Seguono dietista a 8, ostetrica e tecnico di radiologia a 5, igienista dentale a 4. Le previsioni elaborate da Angelo Mastrillo, segretario della Conferenza, indicano un'ulteriore crescita delle richieste per fisioterapia e per la professione di tecnico di neurofisiopatologia.
L'aumento dei posti a bando riguarda invece in particolare la professione di infermiere in alcune Università: Bari da 506 a 774, Cagliari da 120 a 211, Messina da 500 a 525, Napoli seconda Università da 340 a 370, Perugia da 202 a 253, Roma Sapienza 1 da 1.569 a 1.683, Torino da 720 a 745, Vercelli da 400 a 440 e Verona da 663 a 683. E si auspica ora per questa professione anche l'aumento delle domande, stabili negli ultimi anni a 2 per ogni posto a bando. La disponibilità per la laurea in infermieristica, secondo Mastrillo, è comunque inferiore di 4.089 posti (-28%), rispetto alla richiesta di 31.147 di ministero della Salute e Regioni e i posti assegnati in più rispetto allo scorso anno sono "appena" 403 (+2,8%). La carenza maggiore (circa 2.500 posti) riguarda in particolare le Università di Lombardia e Veneto dove per gli infermieri è sempre allarme-organici.
Per la modalità di iscrizione ai corsi di laurea triennale, rispetto al passato migliora quella diretta via internet anche se otto Università non utilizzano la procedura di iscrizione all'esame di ammissione online: Catania, Catanzaro, Firenze, Messina, Napoli seconda Università, Perugia, Sassari e Siena. In questi atenei la domanda può essere presentata solo di persona o per posta, opzione esclusa a Messina e alla seconda Università di Napoli.
Ma c'è anche un'altra nota dolente: «La mancata indicazione in tempo reale del numero delle domande presentate sarebbe di grande aiuto per orientare gli studenti nella scelta del corso e dell'Università», spiega Mastrillo. Ma per ora, su 38 atenei, questo accade solo all'Università di Ferrara che pubblica giorno per giorno i dati sul numero di domande presentate per ogni corso.
Comunque, sulla domanda di ammissione è possibile indicare l'opzione per altri due corsi oltre a quello di prima scelta. Questo serve a poter essere "ripescati" nel caso che in alcuni corsi le domande o il numero dei partecipanti all'esame sia inferiore ai posti disponibili, anche se non sempre il meccanismo è sufficiente a garantire il fabbisogno di studenti: lo scorso anno, infatti, sono rimasti scoperti i corsi per tecnico audiometrista e assistente sanitario.
Ogni ateneo ha poi stabilito autonomamente la tassa di iscrizione. Stabile rispetto allo scorso anno, in media è di 40 euro (39 euro nel 2007-2008, quando però era aumentata del 9% circa), con il costo più alto alla Cattolica di Roma (95 euro), Milano S. Raffaele (70 euro), Ferrara e Bologna (60 euro). Il costo più basso invece è a Foggia con 15 euro. Ma quest'anno anche le Università di Ancona e Cagliari che non prevedevano alcun costo applicano una tassa di iscrizione di 25 e 20 euro.
Per la prima volta, infine, nessun ateneo pretende più la marca da bollo di 14,62 euro: l'ultima a richiederla lo scorso anno fu l'Università Varese Insubria.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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